Kant


Immanuel Kant nacque nel 1724 e morì nel 1804 a Königsberg, nella Prussia orientale.       

Kant dedicò la sua intera vita alla ricerca e portando avanti uno stile di vita caratterizzato da abitudini routinarie e rigide. 

Pur avendo composto numerosi scritti in gioventù, è solo durante la piena maturità che realizzò le sue opere fondamentali: la Critica della ragion pura (1781), la Critica della ragion pratica (1788) e la Critica del Giudizio (1790). 


Kant e la Critica della ragion pura

Kant scrisse la Critica della ragion pura dopo oltre trentacinque anni di studio, al termine di una lunga elaborazione, ma stese l’opera di getto, in pochi mesi, a dispetto della grandissima mole da cui è costituita.      

In quest’opera il filosofo volle analizzare criticamente i fondamenti del sapere, che a quel tempo erano matematica, fisica e metafisica

Poiché sulla validità e la fecondità delle prime due non c’erano dubbi, la metafisica appariva come un sapere incerto, vittima di continue contese tra pensatori e mai ancorata a dei presupposti stabili.       

Secondo Kant, tutti i giudizi scientifici per uscire dal loro carattere incerto, relativo, si basano sui giudizi sintetici a priori.

Come si giustificano, da cosa derivano? Questo è il cuore del problema della Critica della ragion pura, il motivo centrale su cui ruota l’intera opera. 

La risposta offerta dal filosofo è un rivoluzionario modo di intendere la conoscenza: si basa sempre su una sintesi di forma e materia

Mentre per materia intende i dati caotici dell’esperienza sensibile, per forma intende le modalità fisse attraverso cui conosciamo.

L'esempio degli occhiali: le forme a priori sono simili a delle lenti colorate attraverso cui “filtriamo” o assimiliamo la realtà.

La nostra percezione del mondo risulterà sempre caratterizzata e condizionata dal colore di quelle lenti, comuni a tutti e valide in qualunque circostanza. 

Gli oggetti del mondo esterno saranno dunque oggetti per noi unicamente nella modalità attraverso cui li percepiamo


Il pensiero di Kant

Nell’Estetica trascendentale analizza le forme a priori della sensibilità (spazio e tempo) su cui si fonda la matematica.

Nell’Analitica trascendentale analizza le forme a priori dell’intelletto (le categorie o concetti puri) su cui si fonda la fisica.

Nella Dialettica trascendentale analizza le forme a priori della ragione (le idee di Dio, anima, mondo) su cui si fonda la metafisica.




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